Il castello Crivelli (XIV-XVI sec.)

Affresco della sala dello Zodiaco, mese di gennaio, Castello Crivelli, Lomello

Non è risaputo a quanto precisamente risalga l’erezione del castello, che oggi è usualmente denominato “Crivelli”. Durante la dominazione viscontea, venne tuttavia realizzata sia la fortificazione del castello medesimo sia quella del borgo, mediante l’innalzamento di una nuova cinta muraria eretta a sua difesa, che è ancora visibile in alcune vie del paese.


Nel 1450 la famiglia Sforza – succeduta ai Visconti – assegnò in feudo Lomello ad Antonio Crivelli. Il nuovo feudatario fu l’artefice della ricostruzione
del castello stesso, praticamente distrutto alcuni anni prima da Facino Cane. Lo riedificò a guisa di fortezza, sottolineandone la funzione prettamente
difensiva. Membro insigne tra i conti Crivelli fu senza dubbio il cardinale Alessandro, pronipote di Antonio.
Grande amante delle arti, nel 1549 commissionò il restauro dell’augusta dimora lomellese: fece realizzare il loggiato che si affaccia sul cortile, lo scalone di rappresentanza che porta al piano superiore, ma soprattutto fece affrescare tutte le sale interne del maniero con cicli sacri e profani.
Piccolo e semisconosciuto gioiello dell’arte manieristica in Lombardia, esso meriterebbe una maggiore valorizzazione per il suo insigne patrimonio
decorativo.


La casata Crivelli mantenne la potestà sul feudo di Lomello fino all’abolizione di tale contea, nonostante le dominazioni francese, spagnola e infine sabauda.

Cosa c’è da vedere assolutamente?

  • La sala dello zodiaco (12 lunette raffiguranti il ciclo dei mesi e la volta dello zodiaco), 1560 ca.
  • La sala di Caterina d’Alessandria (10 lunette raffiguranti la vita della santa e la volta della Trinità), 1560 ca.
  • Mosaico pavimentale romano del II secolo dopo Cristo