Complesso monumentale di Santa Maria Maggiore

Divenuta sede di contea con l’ascesa al potere di Carlo Magno, Lomello visse il suo periodo di massimo fulgore sotto i Conti Palatini, che qui stabilirono
la loro dimora a partire dal 1024. Essi promossero l’edificazione di una nuova basilica intitolata alla Vergine Maria – ovvero il complesso monumentale cui tuttora ci troviamo di fronte, inizialmente appellato Sancta Maria genitrix Dei – che prendesse il posto della chiesa preesistente.

La basilica di Santa Maria Maggiore venne infatti eretta tra il 1025 e il 1040. È un fulgido esempio di architettura protoromanica, con i suoi grandi archi
diaframma e con un importantissimo ciclo decorativo a stucco di epoca ottoniana. Tale impianto chiesastico attrae e suggestiona soprattutto per la
sua evidente asimmetria strutturale e per le prime tre campate “diroccate”.

La leggenda narra che il Diavolo, volendo impedire le nozze tra la cattolica Teodolinda e l’ariano Agilulfo, scatenò un violento temporale che distrusse la chiesa. Le preghiere e la grande fede della regina indussero tuttavia il Signore a costringere l’infimo essere a ricostruire la chiesa in una sola notte, entro le prime luci del mattino. Le opere del Demonio e dei suoi aiutanti, però, non sono mai perfette…

Cosa c’è da vedere assolutamente?

  • le rovine delle mura tardoantiche, su cui gravita l’antica facciata della basilica;
  • il fonte battesimale del V-VII secolo;
  • il ciclo decorativo in stucco.